Lo scorso week end, verrà sempre ricordato, come il week end della paura, dove il feroce, ed in certi casi letale, virus proveniente dalla Cina, irrompe prepotentemente in Italia, con l’aumento esponenziale del contagio e le conseguenti misure drastiche volte al contenimento dei focolai accesi.
Il mondo del calcio ,non ha fatto eccezioni, con molti incontri in programma nel nord Italia che sono stati rinviati, ma non tutti, si è giocato, infatti fra gli altri, l’incontro fra Genoa e Lazio che ha visto il successo dei capitolini per tre a due, contro un Genoa tutto cuore, seppur con imbarazzanti limiti tecnici, che ha, però, messo in bella mostra il giovane sarzanese Francesco Cassata, autore di una prova maiuscola e di una rete meravigliosa.
AD VICTORIAM campeggiava su uno degli striscioni dei tifosi biancocelesti ” alla vittoria”, e cosi è stato: l’ennesima la diciottesima in 25 partite, la diciassettesima nelle ultime 20 partite , una squadra oliata a perfezione dove ognuno sa ciò’ che deve fare, dove i giocatori si trovano a memoria supportata da una classe ed una tecnica infinita di molti dei suoi interpreti ,magistralmente guidati dal direttore d’orchestra Simone Inzaghi.

In questo, scenario difficile, dove vige grande incertezza sul proseguo della stagione ed , eventualmente con quali regole (disputare le gare a porte chiuse?), indipendentemente da come andranno le cose la Lazio ha già vinto: innanzitutto è aritmeticamente ad un passo la qualificazione alla prossima Champions League , vero obiettivo della stagione, è avanti di 17 punti sulla Roma, nella particolare, ma sempre attuale e sentita sfida stracittadina, e poi ha vinto sugli scettici , che non avrebbero scommesso un euro sui risultati fin qui raggiunti.
L’eliminazione dalle coppe , pur dolorosa , è servita per consolidare la posizione in classifica, seconda in questo momento ad un punto dalla Juventus : non illudiamoci, Juventus e Inter hanno un organico numericamente superiore, con molte più rotazioni a disposizione, la Lazio ha un blocco di 15-16 giocatori che giocano sempre, ma che fino a questo momento, sono stati sempre all’altezza della situazione.
Ciro Immobile, sta inseguendo la scarpa d’oro e il record di marcature in serie A, con 27 gol segnati in 25 gare sta mantenendo una media di oltre un gol a partita; Luis Alberto si imposto a grandissimi livelli dotato di una classe elevatissima e superiore alla media cosi come Lucas Leiva che da quando è arrivato non ha fatto mai rimpiangere un altro Lucas (Biglia), passato al Milan con tante polemiche nel 2017; Milinkovic-Savic un calciatore incredibile universale direi, un fuoriclasse assoluto; Acerbi che ha offuscato il ricordo di De Vrij e tutti gli altri giocatori che stanno dando il massimo remando nella stessa direzione, consapevoli della loro forza e dei risultati straordinari che stanno conseguendo.
Infine i tifosi, incredibili la vera arma in più , anche a Genova in massa, è stato per la Lazio quasi come giocare in casa, messe da parte le polemiche legate all’operato del presidente Lotito , stanno sostenendo e spingendo la squadra verso traguardi impensabili, ma sognare non costa niente, anzi di questi tempi, evadere talvolta dalla realtà difficile di questi giorni, non puoi che fare bene.
