Cari lettori, dopo un po’ di tempo torna la rubrica libri & palloni, questa volta il mio consiglio letterario va su “COBRA” , un libro che ho letto circa 8 anni fa nel 2016, uscito nelle librerie nel 2015 ed edito Lit Edizioni srl.
Cobra, come i meno giovani ricorderanno, era il soprannome di un grandissimo goleador , potremmo dire di provincia (ma in senso positivo, non per sminuirlo) attivo tra i professionisti dai primi anni ’80 fino al 2000, anno in cui appese le scarpe con i tacchetti al famoso chiodo. Stiamo parlando di Sandro Tovalieri il “Cobra”.
Sandro Tovalieri nasce nel 1965 a Pomezia , cresce nelle giovanili della Roma, bomber della primavera forma una grande coppia con l’altro attaccante Fabrizio Provitali: giovanissimo viene dato in prestito in serie B , prima al Pescara e poi all’Arezzo, realizzando in due stagioni 20 gol in 69 partite , che gli valgono il ritorno alla Roma in prima squadra all’età di soli 20 anni; è la Roma dei compianti Sven Goran Eriksson e Roberto Clagluna ,l’anno successivo (1986/87) è sempre in serie A con l’Avellino, dove ho la fortuna di poterlo ammirare dal vivo in varie occasioni, e vederlo segnare il gol decisivo contro la sua ex squadra appunto la Roma. Successivamente la sua carriera continuera’ sempre tra professionisti fra serie A e C1, giocando di nuovo nell’Arezzo, poi Bari Ancona, Atalanta, Reggiana , Perugia , Ternana, Cagliari e Sampdoria, terminando la carriera a 35 anni a Reggio Emilia come detto nel 2000.

Per lui in serie A 150 presenze e 48 reti!
Il Libro si sofferma sulla carriere di Sandro Tovalieri, sulle emozioni provate nella singole piazze, sull’affetto e il calore del pubblico, con stadi sempre pieni, anche quelli di provincia: è un epoca molto diversa, rispetto al panorama calcistico attuale, è un calcio piu’ vero, meno scontato che ti sa regalare emozioni infinite, di cui ho molta nostalgia. Non c’erano coperture televisive globali, per conoscere e studiare gli avversari , venivano inviati i cd osservatori, a visionare le squadre che si sarebbero incontrate, lo stadio era l’unico posto dove poter vedere la partita in tempo reale e la domenica pomeriggio tutti davanti alla tv alle 18,30 per 90esimo minuto.
Molta attenzione viene data all’esperienza del calciatore a Bari, dove rimase 3 anni, e viene considerata la piu’ importante della sua carriera, due anni in serie b, e l’ultimo in serie A, dove con il tecnico Giuseppe Materazzi realizza 17 gol in campionato, suo record nella massima divisione nazionale, formando una coppia formidabile con il riminese Igor Protti.
Il libro, dedica , una fetta importante alla sua famiglia ai figli Ilaria e Simone, ed in particolare alla moglie Laura, che purtroppo perderà per un male incurabile.
Nel complesso un libro che mi sento di consigliare, in particolare, per quelli della mia generazione, che hanno avuto la possibiltà di vivere il calcio di quel periodo nel quale Sandro Tovalieri, ha saputo egregiamente ritagliarsi un ruolo da protagonista per 18 lunghi ininterrotti anni dal 1982 al 2000, un tuffo nel passato e nei ricordi , di un periodo che ricordo , come varie volte ho sottolineato, anche in articoli precedenti, con grande nostalgia e che sempre piu’ irrimediabilmente si allontana dal calcio attuale.




