Nel novembre del 2017, scrissi l’articolo ANNO 0, successivo alla eliminazione per mano della Svezia ai play-off per accedere alla fase finale dei Campionati del mondo di calcio che si sarebbero svolti l’estate seguente in Russia. Ricordiamo , che l’Italia non partecipo’ alla prima edizione svoltasi nel 1930 e vinta dai padroni di casa dell’Uruguay, da allora fino al 2014 avrebbe sempre partecipato , vincendo 4 volte, perdendo 2 finali ed arrivando una volta terza ed una volta quarta. In quel novembre 2017, sorse, la necessità di resettare un po’ tutto in seno alla Nazionale maggiore: per superare l’onta della eliminazione cocente, dopo aver toccato (metaforicamente) il fondo, si decise in prima battuta di sollevare dall’incarico di Commissario tecnico Giampiero Ventura, scelto , forse, troppo frettolosamente, con un curriculum da allenatore di provincia, assolutamente inadeguato per il ruolo, e lontano anni luce per carisma e bravura dal suo predecessore Antonio Conte. Comincio’ il casting, con tutti profili di alto livello professionale, da Ancelotti ad Allegri, fino a Roberto Mancini, che fu il prescelto. Subito l’ex calciatore ed allenatore fra le altre della Lazio, riuscì a trasmettere fiducia ed entusiasmo all’ambiente con una record di risultati e soprattutto vittorie consecutive che fece dimenticare , abbastanza velocemente la grossa delusione, si ebbe la sensazione, di aver fatto centro e di essere ripartita nel migliore dei modi possibili. Lo scorso luglio si arrivo’ al picco della gestione Mancini, come tutti ricordiamo con “orgoglio” alla grande vittoria agli Europei di calcio , contro ogni pronostico, con la finale vista ai calci di rigore contro l’Inghilterra. Forse l’Italia non era la nazionale piu’ forte, ma lo spiruto di gruppo messo in campo era , si il piu’ forte e coeso di tutti. La sensazione che avevo, partita dopo partita e che l’impresa poteva essere raggiunta, avevo le stesse sensazioni che provavo nel 2006, e cosi’ è stato: in meno di 4 anni dall’eliminazione ai mondiali al tetto d’Europa!!La storia recentissima, purtroppo, ci ha riservato una sorpresa ancor peggiore di quella del 2017. I gironi eliminatori, ancora una volta ci hanno visto (a vantaggio della Svizzera) arrivare secondi e, quindi, costretti ai play-off per qualificarci per la fase finale in Qatar, il primo mondiale della storia che si svolgerà nel periodo invernale. Il play-off erano piu articolati, con gare di semifinale e poi finale. L’ostacolo che ci si presentava era decisamente abbordabile : la Macedonia del nord (ranking Fifa oltre la sessantesima posizione) Inoltre avevamo il vantaggio di poter giocare tra le mura amiche la gara. Il resto è cronaca , la Macedonia del Nord, si è imposta a Palermo per 1 a 0 contro la Nazionale Campione d’Europa in carica. Potremmo attaccarci a qualche attenuante, Donnarumma il portiere , non arrivava serenissimo a questi spareggi: per via della recente eliminazione dalla champions league della sua squadra il Paris Saint Germain, dell’alternanza in porta con il compagno Keylor Navas; nell’ultimo turno di campionato la partitissima a Montecarlo contro il Monaco, aveva subito 3 reti, palesando molte incertezze. Nonostante cio’, non credo , ci si possa attaccare a queste cose, resta il fatto che è dal 2014 che l’Italia non partecipa alla fase finale dei Mondiali di calcio. In altri tempi il presidente della FIGC, avrebbe immediatamente rassegnato le proprie dimissioni, dopo questo fallimento, cio’ non è avvenuto il Presidente attuale a deciso di rimanere aggrappato alla poltrona di Presidente con tutte le sue forze e cosi anche il CT, che comunque il merito di vincere gli europei dopo 53 anni di digiuno lo ha. L’appuntamento è per il 2026 con la fase finale del mondiale in Nord America, alla quale per la prima volta parteciperanno 48 squadre , ben 16 in piu’ rispetto all’attuale Format, c’è da sperare che il detto ” non c’è due senza tre” questa volta venga disatteso!