La somma dei gol

Il 24 giugno 2021, il comitato esecutivo UEFA, ha formalizzato l’abolizione della regola secondo la quale i gol segnati in trasferta , in una competizione ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno, valgono il doppio. Questa regola era in vigore da tantissimi anni, precisamente dal 1965: era stata introdotta, con ogni probabilità, per incentivare il gioco offensivo e rendere piu’ spettacolari le partite. A quei tempi, i piu’ piccolini non lo ricorderanno, era ammesso il retro-passaggio al portiere che poteva tranquillamente raccogliere il pallone con le mani, di conseguenza una squadra che giocava in trasferta(come per altro in casa) poteva effettuare manovre di alleggerimento al portiere in qualunque momento, anche, ad esempio con un lungo retro-passaggio da centrocampo, in questo modo era molto piu’ semplice conservare un risultato, ma a discapito di spettacolo e marcature. Tornando alla regola recentemente abolita e sostituita dalla somma dei gol, il mio pensiero che oltre ad essere oramai anacronistica ed obsoleta, era anche iniqua: credo sia molto piu’ equo nel calcio attuale pensare alle sfide di andata a e ritorno come un confronto lungo 180 minuti , che si svolge in due occasioni differenti in due contesti ambientali differenti ed è giusto che a prevalere sia la squadra che al temine del doppio confronto abbia realizzato qualcosa di piu’ rispetto all’avversario. In questo modo il secondo confronto, la gara di ritorno, deve iniziare con il risultato seppur “virtuale” della gara d’andata ed è su quello che si dovrà ragionare nel corso della partita per determinare la formazione vincente. Il primo assaggio , di questa nuova regola si è avuto di recente, nei giorni scorsi con le gare di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League e di Conference League, sicuramente per molti , soprattutto gli appassionati piu’ anziani,ci vorrà un po’ di tempo per metabolizzare il nuovo regolamento ,ma sicuramente va a determinare un verdetto piu’ equo nelle competizioni in cui sarà adottato. Tornando un attimo alla regola del retro-passaggio al portiere, la regola venne modificata nel 1992, da allora i portieri non possono piu raccogliere con le mani i retro-passaggi volontari dei propri compagni di squadra nella propria area di rigore,( fuori dell’area di rigore, ovviamente, anche prima non potevano toccare il pallone con le mani), questo ha determinato un aumento del tempo effettivo di durata degli incontri, e l’incremento del gioco offensivo tutto a vantaggio dello spettacolo, non è un caso che anche il ruolo del portiere nel tempo è cambiato, non deve essere solo bravo tra i pali, ma è necessario che sia in grado di disimpegnarsi bene con il pallone tra i piedi e di gestire i retro-passaggi, sia in fase di costruzione per impostare le nuove azioni che sempre piu’ spesso partono da lui. In virtu’ di queste ultime considerazioni, va sottolineato, come negli ultimi anni, si sia modificato ed integrato il modo di allenare i portieri, non solo viene insegnato a “parare” , ma anche a giocare il pallone come gli altri compagni di squadra, questa evoluzione moderna del ruolo del portiere ,sta portando questo ruolo ad essere sempre più centrale nel gioco di ogni squadra.