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-Liverpool Vs Tottenham

-Chelsea Vs Arsenal

Non sono le partite della Premiership odierne , ma le finali dell’edizione 2018/2019 rispettivamente di Uefa Champions League e di Uefa Europa League.

Un caso? Non più’ a mio avviso, programmazione lungimirante? Nemmeno direi , nonostante il percorso del Tottenham parte da lontano con una costante crescita anno dopo anno, sotto la guida di Pochettino.

La differenza principale, la fanno i soldi e le tv, con l “appeal” dell formazioni inglesi (ma anche spagnole e tedesche) in costante ascesa.

Sono passati oramai decenni, da quando l’affermazione “la Serie A è il campionato più’ bello e difficile del mondo” sovente rimbalzava sulla bocca di tutti i calciofili : personalmente ho cominciato a condividerla dalla stagione 1984/85 con l’avvento in Italia di tutti i più’ forti calciatori del mondo Maradona, Rummenigge , Zico , Socrates ai quali si aggiungevano Platini e Falcao arrivati qualche anno prima.

Per circa 20 anni, le squadre italiane hanno dominato il calcio mondiale, facendo incetta di Coppe dei Campioni, Coppe Uefa, Coppe delle Coppe, Supercoppe Europpe e Coppe Intercontinentali , titoli dovuti in gran parte alla bravura dei dirigenti e alla cura ed attenzione dei settori giovanili, alla passione delle famiglie di imprenditori coinvolti nei progetti sportivi.

Nel mondo moderno, che personalmente non amo molto, il calcio professionistico sta progressivamente perdendo la sua connaturazione di sport , di identificazione , di aggregazione a favore di una trasformazione in “prodotto” , quindi vendibile, quanto più’ appetibile, al miglior offerente!

In Inghilterra, ma anche in Spagna e a seguire in Germania , sono stati bravi a cogliere più’ velocemente questi cambiamenti, creando le strutture necessarie a commercializzare in modo più’ adeguato il “prodotto calcio”:come? Con la costruzione di stadi , capienti , comodi, sicuri , estremamente funzionali , che invogliassero gli spettatori a riempirli , e con tutto ciò che avviene poi di conseguenze la creazione di un brand e di una rete di merchandising che porta introiti inimmaginabili in precedenza.

Soldi che generano soldi , copertura globale degli eventi, investitori stranieri miliardari che fiutano le nuove possibilità economiche , che derivano nell’investire nel “prodotto calcio”: i migliori giocatori al mondo acquistati, squadre che prima costruivi solo al Fantacalcio ora tutti insieme nella realtà, con le Tv pronte a pagare milioni per assicurarsi e ad assicurare ai propri spettatori uno spettacolo del genere, pagando i diritti degli incontri a peso d’oro , rendendo ancora più’ ricchi i club , costituendo quindi un divario verso le atre società sempre piu’ netto e largo.

In Italia, da poco si sta iniziando a correre ai ripari, la Juventus è stata la prima con stadio di proprietà , che ne ha aumentato gli introiti, seguendo appunto il metodo inglese , non a caso ha festeggiato quest’anno l’ottavo (8) scudetto consecutivo , un record davvero impressionante ed è riuscita a portare in Italia il secondo miglior calciatore del mondo in attività (il primo, amo avviso ovviamente è Messi) Cristiano Ronaldo.

L’auspicio, è che questo esempio, venga seguito velocemente dagli altri club di casa nostra , per colmare un gap, che al momento è difficilmente recuperabile.

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