TRAMONTO DELLA PRIMAVERA

Come molti di voi sanno , posso definirmi un tradizionalista, ma ,non per questo non sono aperto alle innovazioni, anzi, ne auspico l’ingresso con regole certe necessarie a far si che le novità introdotte portino “effettivamente” un beneficio.

Da diverso tempo, ad esempio,  ritengo sia necessaria una riduzione dell’organico delle squadre  in serie A e Serie B di due unità, portare la A a 18 squadre( o a 16 come nei leggendari anni 70-80 dove si sfidava veramente l’élite del calcio italiano) ,e la B a 20 come storicamente è stato, questo per vari motivi: aumentare la competitività dei tornei , diminuire il numero di partite , e quindi la congestione dei calendari, favorendo dei turni di riposo necessari per prevenire gli infortuni , gli affaticamenti e recuperare gli stessi infortunati, tutto a vantaggio dello spettacolo e degli spettatori.

La Video Assistenza aRbitrale , introdotta quest’anno in Serie A , che ha limitato notevolmente, seppur non del tutto, la possibilità di commettere errori o “sviste” da parte dei direttori di gara. In questo caso , devo aggiungere, che qualche limatura va comunque effettuata , in certi frangenti , una singola decisione viene tenuta in “sospeso” anche per alcuni minuti , spezzettando troppo il gioco, creando molta tensione emotiva tanto nei giocatori, quanto negli spettatori, che potrebbe trovare  sfogo negativamente.

Una innovazione  sostanziale arriverà’ nella prossima stagione, quindi nei fatti tra circa 2 mesi , con l’introduzione delle cosiddette SECONDE SQUADRE.

Seguendo l’esempio di campionati come ad esempio quello spagnolo e quello inglese , dalla prossima stagione anche in Italia vedremo l’inserimento della squadre B nella nostra terza serie , per arrivare poi a regime nella stagione successiva. Infatti dalla prossima stagione le “seconde squadre” subentreranno alla società che non riusciranno a completare l’iscrizione al campionato di Serie C, pratica ahimè , piuttosto diffusa, negli ultimi anni, contrassegnati dalla crisi economica, che anche sul calcio si è abbattuta con violenza.

Il Comunicato Ufficiale n. 42 del 11 maggio 2018  da parte della FIGC ,ha ufficialmente disposto l’introduzione dalla stagione 2018/2019 delle seconde squadre , con la possibilità di iscriversi al campionato di Serie C , dettandone le condizioni, queste le principali:

La Seconda squadra potrà al termine del Campionato Serie C essere promossa al Campionato di Serie B, ma non potrà mai partecipare al medesimo Campionato della prima squadra, né ad un Campionato superiore. Qualora al termine del Campionato di competenza, si verifichi un’ipotesi di compresenza della prima e della Seconda squadra nella medesima categoria, la Seconda squadra dovrà partecipare al campionato professionistico della categoria inferiore. In caso di retrocessione della Seconda squadra al Campionato di Serie D, la società di riferimento non potrà iscriversi al Campionato dilettantistico e potrà accedere con la Seconda squadra al Campionato di Serie C successivo, una volta che siano state soddisfatte le richieste delle nuove Seconde squadre. Le Seconde squadre delle società di Serie A non potranno partecipare alla Coppa Italia Serie A, mentre parteciperanno alla Coppa Italia Serie C.

Le Seconde squadre (per la stagione 2018/2019) potranno inserire nella distinta di gara 23 calciatori, di cui 19 calciatori nati dal 1 gennaio 1996. Almeno 16 calciatori inseriti nella distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per almeno sette stagioni sportive. Nel rispetto dei limiti numerici e di età sopra individuati, saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la Seconda squadra, con la precisazione che nell’ipotesi in cui un calciatore raggiungesse le 5 presenze nel campionato disputato dalla prima squadra, non potrà essere utilizzato nel campionato disputato dalla Seconda squadra.

Inoltre , sempre analizzando il comunicato ufficiale sopra citato , le squadre iscritte devono poter contare su un impianto di sportivo che ” che soddisfi tutti i requisiti infrastrutturali previsti dalle Licenze Nazionali per l’iscrizione al Campionato Serie C 2018/2019 e presentare nel suddetto termine tutta la relativa documentazione di supporto, alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi” .

Tirando le prime sommarie somme? Come sempre per tutte le innovazioni, sarà necessario aspettare  la loro reale attuazione per vedere che impatto avranno e se i reali presupposti pensati dalla FIGC per favorire il loro ingresso avranno verranno realizzati. Nell’ottica dei governanti, del nostro calcio, questo dovrebbe ridurre, almeno in parte il gap tecnico ( e quindi anche di risultati) con i campionati Inglese e Spagnolo( Luis Alberto trascinatore della Lazio ha giocato in passato nella seconda squadra del  Barcellona) che in questo momento sono nettamente avanti rispetto a noi , ma anche a livello di selezioni nazionali , basti rammentare la dolorosissima ed umiliante eliminazione dalla fase finale del Campionato del Mondo di calcio Russia 2018.

Personalmente, rimanendo sempre sul piano teorico, sono molti i dubbi che nutrono la mia curiosità, il primo che mi balza alla mente è la credibilità che certe partite possano assumere ,se una seconda squadra comunque non puo’ essere promossa in serie A , un team che si dovesse trovare (una volta raggiunta la Serie B) nelle posizioni di testa nelle ultime giornate di campionato come si comporterebbe  sapendo che comunque finisca la stagione rimarrebbe nella stessa categoria ?

In Italia, abbiamo impianti sportivi sufficienti per far giocare la seconde squadre nelle serie professionistiche , o ci saranno troppe sovrapposizioni negli stessi impianti con ulteriore congestione del calendario? Roma e Lazio dove farebbero giocare le loro seconde squadre , a Roma al momento l’olimpico( con lo Stadio Flaminio ridotto allo stato di abbandono) è l’unico impianto di rilievo dove poter disputare partite di calcio professionistiche , a meno che le seconde squadre non vengano dirottate in provincia , ma che senso avrebbe mi chiedo? Nella sola Londra fra le sole Premierleague  e Champioship ci sono una decina di formazioni ognuna con stadio di proprietà , in Italia siamo ancora lontani anni luce  da questa organizzazione ; cominciamo a innovarci e rinnovarci sotto questo profilo per rendere tutta la struttura calcio più’ moderna e fruibile per tutti.

Che fine farà la PRIMAVERA? Questo il mio interrogativo più grande, il campionato giovanile più importante riservato agli under 21 , dove i giocatori da “ragazzi” diventavano “uomini” e dovevano fare il balzo verso le prime squadre , chi nelle serie minori a farsi le cosiddette “ossa” , per poi magari tornare ed essere pronti per la casa madre , o cominciare una carriera da professionista nelle serie minori, o anche accontentarsi di essere leader in categorie dilettantistiche e pensare a cosa fare da subito della loro vita oltre alla passione per il pallone, mentre i più bravi subito ad alimentare le rose delle prime squadre dove erano cresciuti ,spesso facendo le fortune delle società più piccole , che si garantivano il futuro attraverso la loro valorizzazione e successiva vendita . Che impatto avranno queste seconde squadre con il settore giovanile , dal prossimo anno le rose delle seconde squadre , come visto dovranno prevalentemente annoverare calciatori nati dal 1996 in poi , per lo più i giovani che potranno fare la spola in ogni momento con la prima squadra ,almeno fino alla quinta presenza nella formazione superiore che in quel caso deve poi trattenere il calciatore nel proprio organico per il resto della stagione. In questo contesto che spazio e ruolo  potrà avere la Primavera ? Siamo , forse , destinati ad essere testimoni del suo tramonto?

Nel piccolo delle mie perplessità, il mio augurio che si possa trovare in maniera autonoma, e in tempi rapidi il giusto equilibrio per il sistema, al fine di eliminare tutte le lacune e storture che inevitabilmente si creeranno e che la bontà di questi cambiamenti , siano , come auspicato, totalmente confermati.

 

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