
Belfast 15 Gennaio 1958 Irlanda del nord-Italia 2-1 , questo match sanci’ l’eliminazione della nostra rappresentativa nazionale dalla fase finale del campionato del mondo di calcio che si sarebbe disputato dall’8 al 28 giugno in Svezia , già’ in Svezia un popolo ed una nazione ricorrente ,impossibile a quel tempo pensare che 59 anni 9 mesi e 28 giorni dopo ,per mano di quella nazionale scandinava , dobbiamo nuovamente rinunciare a partecipare alla fase finale della competizione che per la prima volta si svolge in Russia.
14 edizioni dove abbiamo conseguito 2 vittorie finali nel 1982 e nel 2006 (le altre due vittorie risalgono alle edizioni del 1934 e 1938) , due secondi posti nel 1970 e nel 1994, un terzo posto nel 1990 ed un quarto posto nel 1978.
13 Novembre 2017 abbiamo senz’altro toccato il punto più basso della recente storia nazionale , sicuramente il più’ basso della mia vita.
L’ italia fuori dai mondiali è un fallimento sul piano sportivo ,che però ha riflessi su molti aspetti sociali di costume , inutile negare il grande effetto aggregante delle partite della Nazionale soprattutto in una competizione sentita come i mondiali dove anche chi , di norma, è poco appassionato e non segue che sporadicamente le vicende di questo sport, non aspettava altro che questo per organizzarsi nel migliore dei modi per seguire le partite con parenti ed amici ; c’è un orgoglio e sentimento nazionale che molto spesso si identifica e si esplica con il raggiungimento di importanti risultati sportivi che è stato gravemente ferito e per il quale servirà molto tempo per tornare ai livelli di una volta.
Trascorsi alcuni giorni , dalla gara che ha decretato l’eliminazione, il sentimento dell’ira , comunque sempre presente, comincia a lasciare spazio al rammarico , e di rammarico appunto c’è ne è veramente tanto.
Il rammarico nel non vedere un campione assoluto e capitano della nzionale Gigi Buffon giocare il suo sesto mondiale in carriera , sarebbe stato il primatista assoluto in questa speciale classifica ( è comunque al primo posto a pari merito con altri calciatori), un altro motivo di orgoglio di cui non potremo fregiarci.
il rammarico più’ grosso, è stato ,a mio avviso, quello di affidare la conduzione tecnica , ad un allenatore con un curriculum mediocre, che poi mediocre ha anche dimostrato di essere per i risultati ottenuti, per la confusione tattica creata, e per gli incedibili errori tecnici commessi nei play off contro la Svezia ,che sono risultati poi decisivi, nonostante l’età ( Giampiero Ventura è nato nel 1948), ha dimostrato scarsa attitudine a leggere le partite e a trovare anche in corso d’opera i giusti correttivi .

Un allenatore evidentemente sopravvalutato , che i fatti hanno dimostrato essere la scelta sbagliata , per rilevare il posto che apparteneva ad Antonio Conte, con una carriera spesa tra serie A ( 9 stagioni con 2 esoneri 1 subentro) , serie B ( 10 stagioni 3 esoneri 1 subentro) serie C1 (6 stagioni 2 esoneri 1 subentro) e serie C2 ( 2 stagioni) a cui va aggiunto il recente esonero con la FIGC, tenuto conto che ha preferito mantenere l’ingaggio fino a fine contratto circa 850.000 euro residui , invece di farsi da parte volontariamente dopo la vergognosa debacle contro la Svezia!
Anno Zero , dicevo, adesso proprio da zero si dovrà ripartire, ci sarà da rifondare :con un nuovo allenatore ,un nuovo progetto, un nuovo nucleo di giocatori ,ma anche politiche diverse che ci diano la possibilità di vivere con meno traumi , i necessari cambi generazionali. Guardando le rose delle nostre squadre partecipanti al campionato primavera, che un tempo erano la vera e propria fucina, dei futuri campioni , nonché per le società più’ piccole linfa vitale per finanziare con regolarità le stagioni successive, troviamo in maggioranza calciatori provenienti da federazioni straniere, senz’altro futuri campioni, scelti in tenera età dove l’ottimo lavoro di scouting da i propri frutti, ma cosi facendo , si limita lo sviluppo , la crescita e la formazione dei nostri giovani, che spesso tagliati fuori da logiche di mercato, poco chiare e poco comprensibili, si trovano già’ giovanissimi ,pur di giocare, costretti ad andare in campionati dilettantistici , perdendo cosi’ l ‘occasione di mettersi in luce con la squadra primavera, rinunciando ad un importante trampolino di lancio verso il calcio professionistico.
In conseguenza di ciò’ anche le rose delle squadre della nostra Serie A risultano, piene di giocatori stranieri, poche garanzie, oramai merce rara, vengono concesse agli italiani: le rose che possono avere al massimo 25 giocatori devono avere un certo numero di giocatori formati dal proprio settore giovanile ed altri da un settore giovanile italiano , ma non devono essere per forza di cose giocatori italiani, inoltre vengono considerati italiani, i calciatori stranieri, ma che hanno poi acquisito anche il passaporto italiano, magari per matrimonio o perché avevano un antenato di origine italiana.
Ritengo fondamentale , all’uopo, proporre dei nuovi regolamenti, che favoriscano la formazione la crescita dei calciatori italiani e limitino l’ingaggio di calciatori stranieri soprattutto extra-comunitari , alimentando il serbatoio dove attingere nuove forze per il futuro e stimolando la concorrenza e quindi la competitività degli stessi atleti.
Il mio auspicio, è che adesso si possa davvero voltare pagina, dando via ad un nuovo corso, lavorando in prospettiva futura , facendo si che l’umiliazione subita e patita, serva per non trovarsi mai più’ in una situazione del genere, che il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, cui poche colpe si possono ,per altro , imputare, possa scegliere un allenatore di alto profilo internazionale all’altezza ,quindi, della situazione ( potessi scgeliere io affiderei il ruolo di Commissario Tecnico a Carlo Ancelotti con contratto a lunga scadenza almeno quadriennale : un tecnico vincente tanto inItalia, quanto nei maggiori campionati europei e già’ in passato vice allenatore della Nazionale ) , per cominciare a programmare senza tentennamenti il futuro e il rilancio della Nazionale ma più’ in generale di tutto il calcio italiano.
Un pensiero riguardo “ANNO 0”